venerdì 19 aprile 2013

I Sardi dei "Tercios"


Riporto questo bell'articolo trovato su internet. Le considerazioni finali sono dell'autore dell'articolo e non mie.
Reputo sia ugualmente interessante e utile condividerlo.




"Pochi sanno, me compreso fino a poco tempo fa, che durante la guerra dei 30 anni, combattuta tra regno di Spagna e Francia negli anni 1618-1642 nelle Fiandre (attuali Olanda-Belgio), morirono o furono dispersi (prigionieri di guerra) ben 30.000 sardi!
Considerate che all’epoca la Sardinia contava sui 300.000 abitanti e dunque un abitante su dieci morì in quella guerra!
Leggendo alcuni libri e cronache che ricordano quei fatti ho saputo che molti nobili sardo-iberici, come i Castelvì e gli Alagon, levarono in Sardinia numerosi Terçios da spedire nelle Fiandre a combattere contro i francesi, tra questi numerosi logudoresi e campidanesi, terre di origine dei nobili casati.
Almogaver si chiamavano in castigliano questi fanti. Numerosi partirono dai porti sardi per confluire tutti a Barcellona e da lì a piedi nelle Asturie dove un nuovo imbarco li conduceva nelle Fiandre a combattere per la gloria di Spagna e del re Filippo II.
Pagine quasi sconosciute di storia celata, riemersa solo grazie al prezioso lavoro di pochi ricercatori.
Quello che non fecero le guerre, lo fece la peste soprattutto quella del 1650, la popolazione sarda si ridusse ancor più drasticamente, interi villaggi si spopolarono totalmente!
Molti di quei soldati che non tornarono nella loro isola, escluso chi morì in battaglia, finirono i loro giorni nelle segrete francesi o peggio venduti ai turchi come schiavi.
Se alcuni di voi hanno avuto modo di consultare i “Quinque Liber” dei loro paesi d’origine, come ho fatto io, potrà notare che per quegli anni molti uomini scompaiono dalle registrazioni ecclesiastiche, senza che neanche vi sia la registrazione di morte…
Moltissimi furono anche i sardi che arruolati nei terçios (terçios de Catalunya) parteciparono alle imprese dei vari conquistadores nelle Americhe!
Insomma, morale della favola, generazioni di sardi immolatisi per le guerre degli altri…
Tempo fa sentii un sindaco di un paese sardo che commemorando i 12.000 sardi caduti della prima guerra mondiale, disse:”Ed è per questo grande tributo di sangue che noi sardi ci sentiamo ancor più italiani”.
A questo punto io potrei dire: “Ed è per questo grande tributo di sangue (i 30.000 morti delle Fiandre) che noi sardi ci sentiamo ancor più spagnoli…”.

Articolo tratto da "controsardegna"