domenica 28 marzo 2010

AD SIGNA annus III




"Ad signa milites 2010", una rievocazione storica che rappresenta il periodo della Sardegna sotto il dominio romano.

Si potrà ammirare la ricostruzione di una fortificazione romana in legno, al cui interno prendono posto tre baracche per i soldati con gli arredi dei milites semplici e dei comandanti; un'ospedale da campo con attrezzature chirurgiche, macchine d’artiglieria, torri di controllo, fossati, equites (cavalieri) e la ricostruzione di un carro da guerra. La fortificazione è animata da figuranti e attori in costume che renderanno la vostra visita magica e suggestiva.

I bambini avranno la possibilità di provare le tattiche di battaglia degli antichi romani comandati da un vero centurione.


In un'unica storia romanzata e teatralizzata vi proporremo le vicende legate alla presenza di Claudia Atte in Sardegna.

La celebre liberta di origine greca, amata dall’imperatore Nerone fu esiliata nell’isola, dove le vennero donati dallo stesso imperatore, vastissimi latifondi imperiali nell'entroterra di Olbia.

Il rifiuto delle popolazioni sarde alla romanizzazione, si concluderà con una imboscata alla colonna militare romana, con la disfatta di quest’ultima.

PROGRAMMA:

6-7-8 Maggio 2010
Giovedì mattina, venerdì mattina e sabato mattina
visita guidata delle scolaresche.

Sabato 8 maggio 2010 ore 17.00 – 22.00

Visita al campo fortificato, visita agli alloggi dei soldati e del loro arredamento.

Alle h 18.30 circa, la Compagnia delle Arti di Sassari, rappresentata dagli attori di teatro Luca Losito e Valeria Alzari, inscenerà il commercio degli schiavi.
Seguiranno i combattimento dei gladiatori e le danze persiane dell’Associazione Arabesque di M. Grazia Deliperi. I giocolieri del fuoco, concluderanno la serata sotto luce dei fuochi della fortificazione. Nel punto di ristoro verrà servita una tipica pietanza sarda.

Domenica 9 Maggio ore 10.00 – 20.00

La mattina il villaggio dei sardi pellitti prenderà vita con figuranti in costume, che rievocheranno scene di vita quotidiana, riti religiosi e antiche usanze.
Visita alla fortificazione romana e degli alloggi dei soldati. I bambini proveranno in prima persona delle manovre militari comandati da un centurione.

Alle ore 11.30 circa, attori di teatro e rievocatori in costume rievocheranno la vicenda della liberta Atte e il malcontento della popolazione del villaggio sardo, sfocerà in uno scontro armato a danno dei romani.

Il programma della mattina verrà riproposto il pomeriggio a partire dalle18.30

Nelle due giornate, intorno al campo saranno presenti vari artigiani che esporranno i propri articoli. Sono presenti punti di ristoro, bibite e servizi igienici.

sabato 20 marzo 2010

Polastri su Pill'è Matta & Memoriae Milites.

Hanno detto di noi....

Un bello scritto di Marcello Polastri
http://www.sardegnasotterranea.org/index.php?option=com_content&view=article&id=139:a-pille-matta-inaugurato-il-nuovo-mueseo-archeologico-necropli&catid=1:ultime

"C'eravamo anche noi, sabato 20 Marzo, con l'amministrazione comunale di Quartucciu in occasione dell'inanugurazione del Museo archeologico di Pill’e Matta. L'evento segue di poche ore l'apertura della mostra sugli scavi archeologici effettuati nel locale sito di grande rilevanza storica: la necropoli punico-romana di Pill'e Matta. I dettagli nel servizio fotografico di Marcello Polastri che mostrerà su SKY, nel mese di aprile, questo evento ben documentato, tra interviste e reportage...
Quella di Pill'e Matta è una necropoli fortunata. Anzitutto perchè è stata salvata dall'oblio. Ma forse i suoi defunti non sono tanto contenti: gli archeologi li hanno trasferiti in un centro espositivo, portando ossa e spoglie mortali lontane dalla loro dimora funeraria, dalle tombe che per due millenni hanno custodito salme di uomini e donne. E' risaputo: gli archeologi agiscono per fini nobili, con pazienza e dedizione, senz'altro per salvare il salvabile e soprattutto per salvaguardare la nostra storia. Così, il 20 Marzo 2010 a Casa Angioni, è stata inaugurata una mostra che espone oltre mille reperti trovati a Pill'e Matta, vale a dire la metà degli oltre duemila oggetti riscoperti dentro le centinaia di sepolture puniche e romane.
Quei reperti erano celati dalla terra di accumulo ospitata dalle tombe profonde alcune un metro, altre poco più. Stavano la, da secoli, dentro l'antico cimitero ora coperto non certo dal cemento, come spesso accade dalle nostre parti, ma da una struttura assai costosa realizzata nel 2009 su progetto di David Palterer e Norberto Medardi con la collaborazione di Pietro Reali.
Nel dettaglio, sii tratta di un supporto metallico e di vetro, che non si limita alla sola protezione del sito ma lo illumina preservandolo. Nel corso dell'inaugurazione del museo, il gruppo dei Memoriae Milites e dei Cavalieri dell'Antica Locanda, circa quaranta tra dame e cavalieri, con abiti fedeli agli originali (di duemila anni fa) si sono dati da fare dimostrando all'ampio pubblico presente, cosa accadeva in periodo romano, ogni qual volta veniva scavata e utilizzata una nuova sepoltura.








Pill’e Matta, è un sito archeologico di epoca punico-romana con caratteristiche uniche nel territorio sardo.Come spesso capita anche in Sardegna, la necropoli è stata scoperta per caso: nel 2000, durante i lavori nella zona industriale di Quartucciu, a due passi da una discarica di inerti con annessa cava, una ruspa scoperchiò una tomba.
In quegli anni ho potuto documentare parecchie storie (interviste) di persone che sapevano dell’attività dei tombaroli che facevano razzia dei beni inestimabili ivi custoditi. Per fortuna, in questo caso e a differenza della Necropoli fenicio-punica di Tuvixeddu, le tombe individuate finora sono almeno duecento.
I monili, gli effetti personali dei defunti e parti dei loro corredi (lucerne, anfore, ma non solo) sono almeno duemila. Interessanti i bicchieri, piatti e come detto, le lucerne. La tipologia delle tombe spazia tra quelle "a fossa" dalla forma rettangolare, e alla "cappuccina" tipica romana, perché l’antico cimitero è stato utilizzato sin dal periodo punico, dal IV secolo a.C., sino al V secolo d.C e cioè nel periodo tardo romano.
Quasi tutte le sepolture erano intatte, e pochi sospettavano che in questa zona ci fosse una necropoli di queste dimensioni. Altre tombe si estenderebbero nei paraggi. Ma questa è un'altra storia.








Lo scavo ha suscitato l'interesse di grandi studiosi di fama mondiale tra i quali il celebre antropologo forense Brothwelle. Se vi state domandando chi è: Don Brothwel, dell'Università di York, è quel tale divenuto celebre perchè il grande scopritore della mummia di Nefertiti.
Gli esperti sostengono che “Il progetto della struttura museale fa convergere la struttura statica con quella 'metaforica', e se l'esterno confronta come tema l'anastilosi e il 'fuori scala', le flottanti passerelle interne sono sentieri evocativi di suggestioni e memorie…”. Altri dati storici su Quartucciu che ora, grazie all'apertura del Museo fortemente voluto dall'amministrazione comunale e dalla Provincia di Cagliari, focalizzerà l'attenzione di storici, studiosi, scuole (ma non solo), su un paese-città assai interessate, impreziosito con un valore aggiunto restituito alla comunità locale.










Nella zona tra Quartucciu e Quartu esistevano un tempo varie ville col nome Quarto. L'attuale Quartucciu si trova dove un tempo sorgeva Quarto Suso, chiamato anche Quarto Toto o Quartutxo (da cui poi prese il nome), in quanto gli altri villaggi di nome Quarto vennero fusi nel 1327 insieme al villaggio di Cepola per formare l'attuale città di Quartu Sant'Elena. Fin dal quinto decennio del V secolo, e cioè ancor prima della caduta dell'Impero romano d'occidente (476), Quartucciu subì numerosi saccheggi da parte dei Vandali. Durante il medioevo appartenne al Giudicato di Cagliari e in seguito passò poi sotto le dipendenze di Pisa e subito dopo cadde in mano Aragonese.
Nel 1426 la Baronia di Quartu, che comprendeva anche Quartucciu, venne concessa da Alfonso d'Aragona ad Antonio de Sena. Alienata la Baronia ai De Sena nel 1491, il paese fu incorporato pochi anni dopo nel patrimonio regio. I secoli XVI e XVII furono tra i peggiori che il paese abbia mai vissuto, sia per le frequenti incursioni barbariche, sia per la peste che vi dilagò con frequenza. Agli inizi del secolo XVIII Quartucciu (ancora facente parte della baronia di Quartu), concesso in feudo alla famiglia Pes, andò risollevandosi. Nel 1717 fu occupato assieme a Quartu dalle truppe inviate dall'Alberoni alla riconquista della Sardegna. Passata l'Isola ai Savoia nel 1720, il paese fu confermato come feudo dal re Vittorio Amedeo II e dal re Carlo Emanuele III alla famiglia Pes.

Quartucciu fu sempre comune anche se e fece parte del mandamento di Quartu Sant'Elena fino al 1928, anno in cui per virtù dei poteri conferiti al Governo dal Regio Decreto 17 marzo 1927 n. 383, e Regio Decreto 26 aprile 1928 divenne con Pirri, Monserrato e Selargius, frazione di Cagliari. Tornò comune autonomo solo nel 1983."
Per chi volesse approfondire, in questa sessione vedrà l'inquadramento della zona-necropoli:


Ecco un altro bell'articolo dall'UNIONE
(di Giorgio Daga)
http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com/Articolo.aspx?Data=20100321&Categ=14&Voce=1&IdArticolo=2443175

Domenica 21 marzo 2010
-Durante la cerimonia i figuranti hanno inscenato un funerale romano, poi il pasto antico.-

"La necropoli punico-romana di Pill'e Mata rivive nel Parco archeologico inaugurato ieri mattina nella zona industriale. Un'opera imponente, realizzata in oltre un anno di lavori, grazie ai finanziamenti regionali ottenuti con i bandi dei Piani operativi regionali. Gli otto milioni di euro del Por serviranno anche per costruire il museo archeologico, la biblioteca e il parco urbano nella zona de Le Serre (i lavori hanno preso il via il mese scorso).

PRIMO LOTTO
Poco prima di mezzogiorno il sindaco Pierpaolo Fois, accompagnato dall'intera Giunta ormai giunta a fine mandato, ha tagliato il nastro nel sito sul quale Quartucciu punta per il lancio del turismo culturale. Un debutto che però non segna l'apertura definitiva: la cerimonia c'è stata, ma per ora le porte restano chiuse, in attesa che sia completato l'allestimento interno. Le visite guidate saranno programmate solo per le scolaresche.

LA NECROPOLI
È un maestoso edificio di marmo, a ricoprire cinquanta delle 292 rombe scavate nella necropoli. Sono le sepolture più resistenti e meglio conservate, che i visitatori possono ammirare passeggiando su un camminamento sopraelevato. All'interno, un po' a sorpresa, non ci sono gli scheletri: motivi di sicurezza hanno indotto i responsabili a non inscenare una ricostruzione esatta delle sepolture. Per vedere i reperti bisognerà accontentarsi della mostra, in attesa dell'apertura del museo.

IL COMUNE
«L'inaugurazione del parco è un momento molto importante», sostengono l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Murru e quello alla Cultura Sandra Spiga, «prima però di consegnarlo ai cittadini, sono ancora da sistemare alcune cose. Per ora, chi vorrà vedere le tombe da vicino potrà farlo su prenotazione, rivolgendosi all'assessorato alla Cultura e all'associazione Kernos Archeorisorse».

I FIGURANTI
Ad aprire la cerimonia di inaugurazione è stata la rievocazione storica di un antico rito funerario romano, a cura dell'associazione “Memoriae Milites”: figuranti in costume hanno vegliato il feretro, condotto in processione su una portantina. Di resti di persone, la campagna di scavi nella necropoli - iniziata nel 2000 - ne ha portati alla luce quasi trecento: tutti sepolti con il capo rivolto verso ovest, dove tramonta il sole e quindi, per metafora, la vita. Uomini e donne, giovani e anziani, con un età media prevalente fra i trenta e i quarant'anni. Gli studi hanno permesso di stabilire con esattezza che i defunti venivano sepolti secondo il rituale pagano, con l'arredo funerario.

LA DEGUSTAZIONE
Ieri ,le tante persone accorse a Pill'e Mata hanno potuto degustare cibi tipici del periodo romano, preparati dagli studenti dell'istituto alberghiero “Antonio Gramsci”: frittata di asparagi, focacce, polpette di mare, cardi e torte al formaggio.

LA MOSTRA
Venerdì è stata invece inaugurata la mostra “Luce sul tempo” nell'ex Casa Angioni, ora DomusArt, in via Neghelli. Sono esposti gli oltre duemila reperti rinvenuti nella necropoli: brocchette, ceramiche, bicchieri di vetro, piatti e tanti rari monili, poi ancora le monete, ritrovate in ogni sepoltura, che hanno permesso l'esatta datazione. Sono importantissime le lucerne, circa trecento, di forme e colori diversi. La mostra resterà aperta fino al 20 giugno, dal venerdì alla domenica dalle 17 alle 20: l'ingresso è gratuito.

IL TEATRO
Saranno organizzate anche una serie di iniziative collaterali come “L'ora del tè”, della Compagnia teatro Olata, prevista per oggi alle 17,30. Su prenotazione, dal lunedì al sabato è possibile iscriversi ai laboratori sperimentali di restauro, antropologia e lettura dei segni dello scheletro, e si può partecipare a visite ai laboratori di restauro archeologico e antropologico.

Giorgio Daga"

Che dire? Dalle reazioni del pubblico e da ciò che si è potuto leggere pare che la manifestazione sia andata a gonfie vele.
Una cosa è poca ma sicura...le manifestazioni di questo tipo non tarderanno certo a ripresentarsi!

Salude!
Il vostro redattore cornuto (e Nuragico).

venerdì 19 marzo 2010

vita da rievocatore


Ho trovato su un noto social network questa simpatica lista.
La metto anche in questo spazio, perchè risulta essere moltoveritiera. Rende sicuramente l'idea di come sia la vita "tipo" di un rievocatore e che razza di situazioni assurde siamo spesso costretti a fronteggiare.

Divertitevi!


Sei un rievocatore SE:

...sei stato inseguito almeno una volta da una vecchia maestra elementare invasata che vorrebbe te e i tuoi compagni per portarvi a scuola;

...dormire all'addiaccio sul fango è il tuo ideale di un fine settimana divertente;

...puoi identificare un gruppo d'arme a distanza dai rutti e dalle bestemmie, e dire anche se sono amici o nemici;

...non sei capace di cantare senza un corno pieno di birra in mano;

...riconosci il canapone di lino a 10 metri di distanza;

...hai speso più di 300 euro in vestiti che sono passati di moda 800 anni fa;

...hai rotto le palle più di una volta ai colleghi dicendo la frase: "che figata, mancano solo 68 giorni alla battaglia di...";

...non pulisci la tua spada da sei mesi, ha due dita di ruggine e trasmette il tetano anche per via aerea, ma ti incazzi come un giaguaro se un bimbo ci appoggia sopra una mano, perché "il grasso delle dita la danneggia";

...consideri fondamentale per la tua sopravvivenza un cappuccetto bianco con delle ridicole orecchie pendule;

...il tuo capo ha commentato la tua richiesta di ferie con "ah, di nuovo quella roba medievale?";

...un tuo conoscente tempo fa per caso ha visto la tua corazza di cuoio e ora ti crede segretamente un sadomasochista;

...il cane dei vicini abbaia disperato a causa del fischio acuto che proviene dal tuo garage quando stai passando la mola a disco sulla corazza di piastre;

...hai oggetti allucinanti come candelieri, bauli, mortai, sacchi di juta e vasetti di erbe stantie accumulati permanentemente davanti alla porta di casa "sennò poi me li dimentico";

...ti fai più di 400 chilometri per dormire in 10 in una tenda, per terra;

...hai urlato almeno una volta nella vita "IMBOSCATA!!!";

...hai speso più di 500 euro in armi che non sono tali nemmeno per la polizia;

...provi eccitazione sessuale quando qualcuno dice "più di 500 anni fa";

...hai dato un nome alla tua spada e ci dormi assieme;

...hai indossato l'abito e l'armatura in casa solo per guardarti allo specchio;

...sei stato al cinema e hai lasciato tutti di stucco ridendo per due ore durante la visione de "Il primo cavaliere";

...sei passato per caso per una strada di campagna e hai pensato, guardando il panorama, "che meraviglioso teatro per una battaglia, sarebbe...";

...sai a memoria tutte le battute del Gladiatore, 300, full metal jacket e Balle Spaziali;

...hai ripetutamente vestito abiti di lana grezza quando la temperatura era intorno ai 35 gradi celsius;

...ti sei ammaccato le costole sui sassi, ti sei scottato con il braciere da campo, hai rimosso schegge, zecche e ghiaia dal tuo corpo eppure desideri ancora ripetere l'esperienza, magari tutte le settimane;

...hai una coppia di spade ammaccate e rugginose appese sulle scale di casa;

...casa tua ha bisogno di restauri urgenti e non hai soldi per farli, mentre farfugli qualcosa riguardo il comprare una dependance alla tua tenda medievale per farci stare tutto dentro;

...la domenica, a pranzo, in tavola c'è solo terracotta, peltro e stoviglie di legno. e non c'è la tovaglia;

...il muro del salotto di casa tua è permanentemente decorato da mezzo usbergo di maglia rugginosa, su cui "stai lavorando" da almeno tre anni;

...hai preso decisioni fondamentali per la tua carriera considerando l'impatto che avrebbero sui fine settimana;

...hai scelto l'auto nuova in base alla possibilità di farci stare i pali della tenda e la lancia;

...i tuoi vicini ancora si stupiscono di quanto riesca a puzzare di cadavere in putrefazione quello strano giaccone trapuntato che appendi fuori dalla finestra tutti i lunedì da giugno a settembre;

...il lunedì i tuoi colleghi ridono selvaggiamente del segno dell'abbronzatura che ti ha lasciato l'elmo normanno sul naso;

...nessuno ha più intenzione di andare a vedere un film di carattere anche vagamente storico con te;

...la tua attrezzatura da rievocazione vale da sola molto di più del tuo intero guardaroba;

...la tua auto da 20000 euro è parcheggiata in strada perché la tua tenda da 1000 euro deve asciugarsi in garage;

...le tue scarpe del 1200 costano di più di quelle del 2007;

...hai un ottimo stipendio ma sei sempre stranamente in bolletta;

...i tuoi figli sono perfettamente in grado di correggere il loro insegnante di storia;

...sventoli strane bandiere senza essere allo stadio;

...il lunedì dopo una battaglia, i tuoi colleghi riescono a sentire fisicamente l'odore dell'adrenalina residua e hanno una paura fottuta ad entrare nel tuo ufficio;

...il tuo freezer è pieno di candele, perché "così durano più a lungo";

...nell'armadio è più lo spazio occupato dalle armature che dai vestiti;

...in piena estate per tutta la settimana bestemmi in aramaico perché sei in ufficio in maniche corte, hai l'ascella lievemente pezzata, alla macchinetta l'acqua oligominerale fresca è finita e l'aria condizionata non funziona a dovere. poi arriva il sabato, indossi una camicia a maniche lunghe, tunica di lana, corazza imbottita, maglia di ferro, elmo, camaglio e 20 chili di attrezzatura metallica per menarti a sangue con gli amici, dopodiché felicemente ti siedi a rilassarti di fronte al fuoco da campo;

...stai andando a fare rievocazione, sei costretto a fermarti a fare benzina e il benzinaio guarda con fare inquieto il tuo sedile posteriore per colpa di tutti quegli oggetti appuntiti che spuntano dal finestrino;

...ti è capitato almeno una volta di dover rispondere alle seguenti domande: "Il fuoco è vero?", "la zuppa poi la mangiate?", "dormite davvero nella tenda stanotte?", "ma la spada è vera?", "ma non hai caldo?", "ma ti bagni se piove?", "sono i tuoi veri capelli?", "ma avevano la carta igienica nel medioevo?", e soprattutto: "ma durante la battaglia muori davvero?"

...Hai fatto ripartire 25 volte di flia un documentario storico solo per riuscire a vedere nell'angolo sinistro dello schermo la punta sinistra delle scarpe uguali alle tue

...I tuoi ospiti vedono il tuo equippaggiamento e ti chiedono se fai parte di una compagnia teatrale

...Quando cade la corrente "clicchi" su "1th century mode" e compare la lampada ad olio

...Hai una botte di legno o un barile in ammollo nella vasca da bagno.

...Guardi una bella ragazza in bikini e la immagini in un peplo

...Ti piacciono i Monty Pithon e puoi recitare tutte le loro battute

...La tua lista di natale/compleanno sembra la richieta di merci di un capomastro

...Quando la macchina accanto a te al semaforo ascolta rap col volume a palla tu rispondi al fuoco con Scotland the Brave

...La tua camera da letto sembra la sala di un museo

...Sai distinguere tra una cucitura a mano e una a macchina

...Non sai che cos'è ne se ha un buon sapore ma lo mangi lo stesso.

...Hai fatto qualcosa di stupido perchè "Il capitano me l'ha detto"

...Hai fatto cose stupide nel nome della filologicità



spero vi abbia strappato almeno un sorriso!
Buona giornata!
Salude

giovedì 11 marzo 2010

Funerale romano a Pill'è Matta



Nella giornata di sabato 13 marzo , alle ore 10.30, è prevista la posa della prima pietra del Museo Archeologico ''Luce sul Tempo , presso l'area del Parco urbano ''Sergio Atzeni'' – via Pertini – angolo via Rosselli
Nel contesto degli eventi riguardanti la valorizzazione della Necropoli punico–romana di Pill' 'e Mata l'Amministrazione Comunale , Assessorato alla Cultura e Assessorato ai Lavori pubblici, ha organizzato nella giornata di venerdì 19 marzo 2010 , presso l'Aula Consiliare, via Giofra , 1 alle ore 17.00 un convegno dal titolo '' Pill' 'e Mata : l'evoluzione di un sito'' nel quale interverranno, dopo i saluti delle autorità, David Palterer, docente di architettura e società al Politecnico di Milano, achitetto dello staff di progettazione del Parco Archeologico, Donatella Salvi, archeologo , direttore coordinatore della Soprintendenza, direttore del Museo Archeologico di Cagliari, Maria Bonaria Lai, Archivista di Stato. Moderatore Giacomo Serreli, giornalista.
Alle ore 19.30 , presso il centro culturale DoMusArt – ex Casa Angioni, via Corongiu, 34, si terrà l'inaugurazione della mostra archeologica ''Luce sul Tempo'' . La mostra sarà presentata da Donatella Salvi. Dopo la presentazione seguirà una visita guidata alla mostra.
Sabato 20 marzo, alle ore 10.30, nella località Pill''e Mata – Zona industriale di Quartucciu si terrà l'inaugurazione del Parco Archeologico di Pill' 'e Mata.
Interverranno il Sindaco Pierpaolo Fois, l'Assessore ai Lavori Pubblici Paolo Murru, l'Assessore alla cultura Sandra Spiga.
Dopo gli interventi delle autorità verrà messa in scena la rievocazione del rito funerario in epoca romana, a cura dell'Associazione Memoriae Milites di Cagliari e , a seguire, la degustazione di cibi dell'antica Roma , a cura dell'Istituto Alberghiero ''Antonio Gramsci'' di Monserrato.
Contatti, informazioni e prenotazioni:
Cooperativa Sociale Kernos Archeorisorse – tel 338.8923412 – 320.0351088 – www.kernoscoop.cominfo@kernoscoop.com

Articolo preso da:
http://www.comune.quartucciu.ca.it/cominfo/eventi/evento.asp?id=25